Sono di nuovo stanco morto. E anche demoralizzato.
Dopo aver sbraitato gran parte del pomeriggio per ottenere un'udienza con il grande re di questa enorme bagnarola corazzata sono riuscito nel mio intento, ma il risultato non è stato quello che speravo.
Ho scoperto che i motori si sono fermati la notte del 26, per motivi ancora sconosciuti. Si sono verificate alcune piccole esplosioni accidentali, probabilmente per un guasto dovuto all'usura.
La cosa più fastidiosa è che contemporaneamente si è verificata un'avaria a tutti i sistemi satellitari e GPS, cosicché da due giorni non abbiamo la più pallida idea di dove siamo.
Il Comandante Olsen è incazzato nero e non è stato facile parlare con lui. Gli ho chiesto se non era possibile navigare alla vecchia maniera, con le carte nautiche e tutto il resto, ma non ha voluto rispondermi. Ha borbottato qualcosa sulle bussole e sui punti di riferimento, ma non ho capito una parola, poi è passato al norvegese e ha fatto finta che non fossi più sul ponte di comando. Simpatico.
E' inutile, se voglio saperne di più devo trovare qualche ufficiale con la parlantina sciolta.
Per ora vado a dormire. Di navigare su internet non se ne parla e Keller sta giocando a scacchi con Van Der Meer nella sala relax. Vorrei fare una capatina a trovare Ingrid, per fare due chiacchiere, ma sono ridotto uno straccio e non ci tengo molto che mi veda così.
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