mercoledì 18 maggio 2011

Breve spedizione

Siamo appena tornati dalla ricognizione sullo scoglio. Perché di questo si tratta, di uno scoglio. Uno stupido, maledettissimo scoglio. Certo, grande abbastanza da richiedere più di due ore per esplorarlo, ma senza dubbio un'inutile pietra senza vita. Tranne forse per muschi e licheni.
Il clima è ancora strano e per qualche motivo il sole non è più sorto da quel giorno. Avvertiamo l'alternanza di luce e oscurità piuttosto chiaramente, ma siamo straniti e reagiamo male. Ci sentiamo un po' come l'equipaggio di un sottomarino, che si rende conto del trascorrere del tempo solo finché ticchetta l'orologio. Le pietre sull'isola non proiettavano ombra, quasi come se non esistessero.
Spesso di notte le stelle tornano ad affiorare dalla superficie del mare e noi rimaniamo ore ad osservarle, rapiti dalla loro bellezza e terrorizzati dall'assoluta anormalità della loro presenza.
Mi è difficile persino scriverne, a dire il vero.
Sull'isoletta rocciosa abbiamo rinvenuto una stele di pietra che presenta interessanti petroglifi. Credo che siano rune o qualcosa del genere. Nessuno di noi è un esperto in materia, ma è un tipo di scrittura piuttosto famosa, perciò non è stato difficile capire che sono stati lasciati da qualche vichingo dei tempi che furono. Sarebbe una straordinaria scoperta scientifica se potessimo segnare la posizione dello scoglio sulla nostra mappa, ma ciò solo a patto che sapessimo dove ci troviamo. Prima di andarcene Ingrid ha scattato diverse foto del luogo e dei petroglifi. Ho già provato in passato a postare delle foto, ma il mio browser non me le visualizza, perciò temo che non le vediate neppure voi.
Quando riavremo internet faremo una ricerca e magari spediremo le foto a qualche università.
Domattina ci rimetteremo in viaggio. Forse la presenza dell'isola dimostra che siamo sulla strada giusta.

Nessun commento:

Posta un commento